“L’autobiografia più autentica che potrei mai scrivere, e so che questo vale anche per molti altri, si svolgerebbe per la maggior parte al bancone di un negozio di dischi, davanti a un jukebox, al volante di una macchina con l’autoradio che mi dà una sferzata, nelle ore insonni dopo mezzanotte passate da solo con le cuffie nelle orecchie e vasti ponti panoramici e cori angelici nel cervello, o semplicemente seduto con comodo,[…] battendo il ritmo sui fianchi, felice.”

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